Everybody LOVE 360!

una foresta di idee PER UN teraflops DI BRIEF

È il momento di cominciare a guardare la comunicazione a 360 gradi e tecnicamente possiamo dire che lo stiamo facendo dal lontanissimo dicembre 2015, contemporaneamente, il social sta conquistanto, nei clienti più illuminati, il podio tra i migliori non-luoghi della comunicazione pubblicitaria, sempre che si abbia, anche qui, una visione a 360° e live!

Abbiamo e stiamo investendo molte risorse nella realtà virtuale e nella realtà aumentata (ancora acerba ma immersa in un adrenalinico fermento). Senza ribadire nuovamente quanto lo storytelling (ex raccontare una storia) sia ferocemente più incisivo in un mondo a 360 gradi, raccogliamo a caso suggestioni, video e ispiraizoni rubando dalla rete altre voci a sostegno della causa (leggi “video di youtube che parlano di 360, device, consumer, producer”). Facebook intanto annuncia l’imminente LIVE! Social in 360 e neanche a dirlo qui a zampediverse siamo con il dito sul REC prontissimi.

Tutti i brand stanno presentando e immettendo nelle nostre case strumenti di ripresa e di fruizione della realtà a 360. I very big sono i soliti Samsung, Sony e Microsoft perché se parte l’entertainment parte tutto il resto. In verità nei meandri della comunicazione, a tutti i livelli sperimentabili, il 360, la realtà virtuale e quella aumentata hanno margini di penetrazione pari soltanto al social degli anni ’10. Ma dagli specialisti agli sperimentalisti, tutti stanno accendendo i motori.

Nell’alba di ogni novità si annidano le occasioni per le sperimetazioni, e allora anche nei videoclip possiamo trasformare un 360 in un video triplo oppure creare un vero e proprio teatro interattivo in cui l’attore si esprime intorno al suo pubblico… insomma ci possiamo provare ad immaginare qualcosa di sorprendente, nel frattempo sviluppare la tecnologia, il supporto strategico, la qualità creativa nel suo mix tra vendere e stupire, raccontare ed essere efficaci.

Pensare al massimo ed essere al massimo della forma tecnologica non è fondamentale ma quando si tratta di immaginarsi qualcuno attraversare una stanza in 3D 360, ovvero al massimo della realtà virtuale, con la sensazione esatta di trovarsi lì e voler fare un passo ad incontrare l’attore, il musicista, il giornalista: ecco, in quel caso servono necessariamente le più violente e moderne tecnologie. La macchina della Nokia (OZO), ad esempio, rappresenta ad oggi lo standard cinematografico per girare in 360 stero (o 3D) e imparare a usarla, calibrarla e poi a rendere i suoi tera (sotto il tera non ragiona) delle immagini immersive, ha richiesto un contesto umano-tecnologico di altissimo livello. Perché è vero che possiamo usare le più economiche Go-Pro al massimo del loro potenziale (integrando i famosi Fish-Eye dentro l’OMNI) ma per chi ha toccato con mano una produzione vera, lavorare con una vera macchina da presa è tutta un’altra faccenda. E allora la fantasia al potere con un esercito di teraflop (oltre i 7) adeguati a far galoppare le menti dei nostri art-cinema-copy-director.

Su questo piano Apple ci sta abbandonando ma resta l’interlocutore più elegante mentre viriamo necessariamente su Windows e su Boxx, leader delle corazzate 3D, quando la fantasia si sposta dallo storytelling umano a quello in 3D 360 Stereo dove i teraflop arrivano fino a 20! Scusate il nerdismo ma a dimostrazione del fatto che entriamo nei particolari di quello che ci succede ogni giorno, nei flussi decisionali, nell’IT a sostegno della nostra foresta di idee, vogliamo darvi qualche bella sigla, perché oltre allo slang del marketing, tra account stratigist e developer, ci sono anche Cuda, Overclocked, Core, RAM, RenderFarm, eccetera.

Dunque questo 2017 si presenta potenzialmente affilatissimo di opportunità per agenzie, creativi, social strategist, e altro, ci auguriamo di incrociare desiderio di stupire, immergere, raccontare almeno quanto è successo in questo 2016 che ci saluta con le ultime richieste di brief. See You Later in 360 Social&Live!

 

 

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