Capitan Harlock, il ritorno del pirata spaziale.

L’uscita in edicola della nuova collana RCS dedicata a Capitan Harlock, disponibile in edicola a partire dal 29 aprile 2016, segna il ritorno di uno dei personaggi più amati dell’animazione giapponese in Italia sin dagli esordi. Infatti il debutto sulle TV italiane della serie originale di Harlock si data al 1979, l’anno subito successivo alla prima trasmissione in Giappone.

 

Tra i punti di forza della serie, che grazie al breve lasso di tempo intercorso per l’adattamento italiano ha potuto subito distinguersi sui nostri schermi per freschezza e modernità, è la regia di Rintaro, autore che aveva già avuto modo di dimostrare le sue capacità collaborando inizialmente con la Mushi Production fondata da Osamu Tezuka. Dopo aver curato al regia di diverse serie che saranno poi amate anche dal pubblico italiano (come Kum Kum il cavernicolo e Grand Prix e il campionissimoRintaro segna con Capitan Harlock il suo primo grandissimo successo. Ed è un successo assolutamente meritato, perché la fattura di questo anime Toei è notevole sia per quanto riguarda l’animazione, che riesce a rendere giustizia allo stile morbido e aggraziato del disegno originale del manga di Leiji Matsumoto, che per il taglio della regia che non si risparmia idee nuove ed interessanti nella costruzione delle sequenze, privilegiandone gli aspetti più espressivi. A costo di fare un piccolo spoiler a chi non avesse ancora visto la serie, citiamo come esempio ottimamente riuscito di mediazione tra espressività grafica e animazione la scena dell’aggressione ai danni del Professor Daio (Daiba nella versione originale) nel terzo episodio della prima serie, scena che anche a distanza di anni non manca di colpire e coinvolgere lo spettatore per drammaticità, grazie all’uso spregiudicato delle luci e al movimento particolarissimo che ricorda la tavola di un manga imposto all’inquadratura.

 

Grande importanza per il successo dell’anime Capitan Harlock ha avuto soprattutto la caratterizzazione del protagonista che è diventato in sé un’icona oltre la serie animata. Harlock è un personaggio estremamente carismatico: idealista, impavido combattente, sognatore ma nello stesso tempo disilluso, un anti-eroe profondamente eroico ed un eroe dall’aspetto di anti-eroe. Conscio della sua umanità e della fallibilità della sua impresa, porta avanti senza esitazione la sua utopica battaglia per la giustizia e per la salvezza della terra, una patria che ormai gli ha voltato le spalle, dominata da un’élite grottesca profondamente corrotta e popolata da un’umanità narcotizzata ed insensibile alla disfatta incombente.

 

La nuova collana dedicata al pirata spaziale per antonomasia, che sta attualmente venendo pubblicata con periodicità settimanale, si fregia dell’ultima edizione Yamato con comparto video rimasterizzato ed episodi integrali, reintegrati di tutti i piccoli tagli dell’edizione televisiva italiana. L’audio comprende il doppiaggio storico italiano dove presente e sostituito dalla versione sottotitolata per le scene inedite, l’originale giapponese e sottotitoli italiani con i dialoghi ritradotti in modo da essere fedeli alla traccia del parlato originale giapponese.

 

La collana si dividerà in 22 volumi che comprenderanno non solo la serie originale del 1978, ma anche il film del 1982 “Capitan Harlock: L’Arcadia della mia giovinezza“, la seconda serie televisiva “Capitan Harlock SSX“, sempre diretta da Rintaro, e la più recente “Gun Frontier” del 2002.

Lunga vita al pirata dello spazio! Hurrà!