Mobile Battleship Nadesico. Vent’anni dalla prima messa in onda.

Nell’autunno 1996 iniziava la messa in onda sulle reti giapponesi di Kidō Senkan Nadeshiko (Mobile Battleship Nadesico). Parodia, dramma, avventura e idee interessanti, un meta-anime sulle serie fantascientifiche giapponesi capace di coniugare con l’ironia almeno tre stagioni differenti dell’animazione robotico fantascientifica.


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Il cast di Nadesico, comprendente equipaggio  della corazzata spaziale, personaggi correlativi e antagonisti.

La genesi di Mobile Battleship Nadesico si colloca nel 1996, ovvero la ormai mitica seconda metà degli anni ’90, quel periodo fertilissimo che ha dato i natali a serie animate innovative con elementi di rottura che hanno cambiato in modo deciso il volto dell’animazione giapponese, segnando un nuovo modo di fare anime rispetto al passato.

L’anime originale ha potuto beneficare di un discreto successo in Giappone. Alla serie hanno fatto seguito un OAV ed un film per il grande schermo che ne prosegue la storia senza però concluderla. Purtroppo il film non ha avuto seguiti. Contemporaneamente alla serie animata è stato pubblicato anche un manga realizzato da Kia Asamiya (autore iconico del Giappone anni ’90), che sviluppava una storia differente.


Nadesico non è un anime di concezione così innovativa rispetto ai suoi blasonati contemporanei o di poco successivi colleghi, infatti mantiene un impianto abbastanza classico orientato alla commedia e alla parodia di famose serie robotico-fantascientifiche, ma non manca di presenta disseminate nel corso dei suoi 26 episodi perle fatte di idee decisamente interessanti, episodi clou con esiti inediti e originali, morti molto inaspettate, risvolti drammatici in forte contrasto con l’atmosfera comica di molta parte della serie, colpi di scena notevoli ed un cast di personaggi spassosi, ben assortiti e ottimamente caratterizzati.


Un modello della corazzata mobile Nadesico prodotto dalla Art Spirit.

La serie si ambienta nell’anno 2196 (cento anni nel futuro rispetto all’anno della messa in onda) e ricalca inizialmente gli stilemi dell’invasione aliena classica (per poi stravolgerli in corso d’opera, ma per chi non l’avesse vista non vogliamo fare spoiler).  L’umanità ha colonizzato Marte e si trova a dover affrontare una terribile minaccia, l’invasione delle “Lucertole di Giove”, nome con cui vengono definiti dei misteriosi alieni invasori in possesso di una tecnologia che gli permette di effettuare salti nell’iperspazio.




Per far fronte alla minaccia extra-terrestre, una società privata chiamata Nergal costruisce un nuovo modello di nave spaziale da battaglia: la Nadesico. Per ovviare ai costi esorbitanti sostenuti per la costruzione dell’astronave, la Nergal decide di risparmiare nella scelta dell’equipaggio. A questo proposito, contabile alla mano, vengono reclutate risorse umane alla meno peggio, accogliendo nell’organico anche personaggi con motivazioni discutibili. Nella ciurma entreranno a far parte anche membri non troppo qualificati, tra gli altri una doppiatrice di anime, una disegnatrice di Manga, una cabarettista fallita ed un aspirante cuoco che, nolente, diventerà un pilota della squadriglia di caccia residente della corazzata.
Questo equipaggio così formato, una sorta di grande famiglia disfunzionale allargata, diventerà uno degli elementi portanti della serie.








Gekiganger 3 mette in scena e ridicolizza, anche solo decontestualizzandoli,
i luoghi comuni delle serie di robotiche anni ’70.

Oltre ad una narrazione che passa da registri comici a momenti drammatici con molta naturalezza (senza mancare di stupire), Nadesico ha un’altra arma segreta: quest’arma si chiama Gekiganger 3!

Gekiganger 3 è in pratica un anime dentro l’anime ed è l’idea geniale che fa da legante a tutta la serie. Gekiganger è il robot gigante combinabile protagonista di un anime finto, in puro stile Go Nagai, di cui cui sono fan molti dei dei personaggi di Nadesico.  Spesso vengono presentati delle sorte di siparietti con degli spezzoni di questa serie fittizia che accompagnano la narrazione generale e nello stesso tempo la integrano evidenziandone gli elementi grotteschi. Vedere l’equipaggio della Nadesico che guarda gli episodi Gekiganger 3 è una sorta di specchio nello specchio.

Di Gekiganger 3 è uscito nella realtà anche un OAV, dove ancora i protagonisti di Nadesico si ritrovano al cinema per vedere l’ultimo attesissimo film di Gekiganger. Il film che verrà proiettato sullo schermo sarà una mega-insalatona ridicola straripante di cliché di anime robotici classici e animazioni low-budjet anni ’70! Parodia riuscita in pieno, ma anche omaggio sentito con una punta di nostalgia al genere dei super robot.

I riferimenti comici disseminati per le puntate di Nadesico non si fermano però agli anime robotici di Go Nagai: la macchina della parodia fa il verso alla Corazzata Spaziale Yamato, ai mobile suit di Gundam, ai Valkyre di Macross


Nadesico è una serie che rivista con obiettività a distanza di anni potrebbe mostrare imperfezioni, oltre il fatto che nel tempo è stata in parte anche sottovalutata rispetto altre produzioni del periodo. Ma è anche una serie molto ben fatta in grado di divertire, appassionare, stupire e coinvolgere lo spettatore in modo innegabile. Ci sono tantissime idee e le animazioni ad opera dello studio Xebec sono di alto livello. Chi scrive l’ha amata davvero.

Giorgio Salimbeni