ENNE_LUCI ENNE_OBIETTIVI E UN BEL 360°

Amiamo l’arte. Non solo perché è un mix tra godimento dei sensi e godimento dell’essere umano in quanto diverso dal suo contesto, ma anche perché è sempre un’ispirazione o dovrebbe esserlo per chi fa il nostro mestiere. Il creativo, l’uomo che deve comunicare per mestiere, è e deve essere dentro una cultura dell’immagine con la consapevolezza di dove l’immagine come forma espressiva massima si sta dirigendo. Questo non significa quindi che il graphic designer insegue il coniglio dell’artisticità, né che si debba mutuare una grammatica artistica dentro un impaginazione. Ma tanto quanto non si deve copiare l’arte tanto la si deve guardare, la si deve respirare, la si deve annusare. Saremo certamente creativi, registi, art-director, graphic-designer, designer e comunicatori migliori e, in qualche modo, faremo tesoro di quello che gli occhi le orecchie i nasi hanno veduto, sentito, annusato.

Ieri sera, una sera di marzo 2016, in una milanesissima location davanti al Castello Sforzesco, si sono messi in mostra gli Spazienne con la loro installazione ENNE_LUCI. Gli spiriti diversi degli artisti che compongono il gruppo si vede dalle opere esposte, anche se tutti loro indagano e producono oggetti o quadri o macchine relative ogni volta ad un corpo ispirante, in questo caso la LUCE. Allora N_LUCI, nella stanza dedicata al titolo della mostra-installazione, luci dentro macchine, luci verticali, luci RGB, luci riflesse attraverso il vetro, luci morphi-formi, quadri d’argento con anima di luce, e infine la performance Spin, di Alberto Bettinetti con le musiche di Simone Pirovano, un teatro di specchi e magia trasformante il movimento in fasci di luce ed effetti ripresi da una telecamera e proiettati sulla parete.

Un setting davvero favoloso, che appena entra in azione ha talmente tante connessioni che tra le macchine costruite per accendersi girando (Spin) / il teatro di specchi / la telecamera che riprende il teatrino e gli effetti che Bettinetti aggiunge al ritmo delle splendide musiche ci si perde e si entra in un loop-trans dal quale solo l’interruzione a nero dello show-performance riesce in qualche modo a neutralizzare.

C’è un’altra stanza di opere degli N altrettanto intensa, composta di opere molto diverse tra loro, in cui Stefano Comensoli, Nicolò Colciago, Federica Clerici, Alberto Bettinetti e Giulia Fumagalli mettono in esposizione la loro ricerca tra sintesi estrema, minimalismo e una potente dose di creatività, intesa come capacità di accogliere una visione.

Noi di zampediverse siamo orgogliosi di aver in parte contribuito alla performance con l’impianto di riprese a 363 gradi, una telecamera C100 Canon, 2 5D MKII e MKIII e una sorprendente camera 360. La telecamera C100 oltre a registrare invia il segnale al proiettore, una camera indaga l’azione dei due performer (video e audio), una camera libera e l’ultima, la 360… per riprendere tutto.

Gli N sono stati con la loro N2 ENNEUTOPIE nel nostro spazio ZampEXTRA in Brera nel 2014 con una splendida parete attrezzata di opere, speriamo di rivederli presto anche da noi con l’ENNESIMA utopia.

www.spazienne.it